Oggi il blog partecipa al Review Tour e Blogtour di Daniel Spoon – La via di mezzo, il romanzo d’esordio di Gabriele Delfino. Vi parlerò del protagonista, Daniel Spoon.
Ringrazio l’autore è la Rossini editore per la copia in omaggio.
Daniel Spoon è un ragazzo impacciato di 19 anni, con gli occhiali, i capelli gonfi e un imbarazzante residuo di acne. Tutto questo però è poco importante, perché è alle soglie di una nuova vita: sta iniziando l’università, ha trovato un lavoro per mantenersi ed è pronto a lasciarsi alle spalle gli anni spiacevoli dell’adolescenza. Quello che non sa è che il destino ha altri piani per lui e quando si innamorerà̀ di Elisabeth, una ragazza bellissima e misteriosa, la sua vita sarà destinata a cambiare per sempre. Che cosa nasconde la ragazza? Qual è il suo segreto?
Nome: Daniel
Cognome: Spoon
Età: 19
Nazionalità: Inglese
Segni particolari: Occhiali, capelli gonfi e acne.
Famiglia: rimasto orfano di padre in tenera età, ha potuto contare solo sulla madre che per mantenerlo è stata costretta lavorare per molte ore, lasciandolo spesso solo.
Stato civile: Celibe
Interessi sentimentali: Elizabeth, una ragazza più grande che frequenta la sua stessa università.
Interessi: Letteratura inglese.
Professione: Studente universitario. Lavora Part – Time da Fat – Buger per essere indipendente e non pesare economicamente sulla madre.
Descrizione: Daniel Spoon è insicuro e possiede scarsa autostima. Non si rende quindi conto di essere speciale e importante per molte persone. La sua fidanzata e i loro amici sarebbero disposti a sacrificare la vita per lui.
Il nostro eroe soffre di una patologia chiamata diarrea dei pensieri. La sua mente è in costante attività e lo porta a fare dei voli mentali spesso basati su scarsi collegamenti con la realtà, rischiando di esagerare. Daniel fatica davvero molto a ricollocare ogni cosa nella giusta prospettiva.
Il giovane Spoon è intenzionato a costruirsi una nuova vita durante gli anni dell’università. Se alle superiori aveva goduto di poca popolarità, ora è deciso a puntare tutto sulla vita sociale. Per essere una persona che crede nell’esistenza di tante sfumature tra il grigio e il bianco, spesso finisce per cadere negli stereotipi. Signor Spoon, andare a una festa non significa essere per forza ignorante e carente in letteratura inglese.
Vista la totale assenza di popolarità, il nostro eroe ha puntato tutto sullo studio e la conoscenza. Visto che il genere umano è solito etichettare ogni cosa, dagli oggetti agli individui, Daniel è stato considerato dai professori come un ragazzo molto più colto di quanto non sia mai stato nella realtà. Non si aspettavano di certo che trascorresse i suoi pomeriggi a bere fino a perdere i sensi.
La sua tendenza agli eccessi lo ha portato a esagerare anche con Elisabeth, trasformandosi quasi in uno stalker. La sua tendenza a esagerare e la diarrea dei pensieri si calmano nei momenti più difficili e in tutte quelle situazioni che giustificherebbero dei comportamenti eccessivi dettati dalla paura. In quel caso, infatti, Daniel Spoon si rende conto che è inutile porsi troppe domande.
Dicono di lui: “Sei una vescica piena di emozioni: appena uno ti tocca, pisci fuori quello che provi senza preoccuparti di schizzare gli altri.” Alice
La mia opinione.
Daniel Spoon – La via di mezzo è un romanzo interessante. Daniel, il protagonista, cattura chi legge con la sua simpatia, dovuta in gran parte a quel fiume di pensieri con cui ci travolge tutti. È affetto da diarrea mentale e spesso pone domande per fornirsi da solo le risposte, che non hanno nulla a che fare con la realtà, ma sono solamente legate alla cronica insicurezza che lo affligge.
La sua storia mi ha fatto pensare a Bella di Twilight e al mio adorato Harry Potter. Un ragazzo normale, che viene trascinato in un mondo governato da creature che di certo non fanno parte della quotidianità, vive di insicurezze, non pensa di valere abbastanza, non rendendosi conto che ci sono tante persone disposte a dare la vita per lui. Devo dire che spesso Elisabeth mi ha ricordato Edward Cullen.
La caratteristica di Daniel Spoon che mi ha colpito maggiormente è stata la sua capacità di affrontare con relativa freddezza situazioni che avrebbero spaventato chiunque. In quei momenti in cui una certa diarrea di pensieri sarebbe risultata naturale, il nostro eroe ha mantenuto una calma invidiabile, colpendomi positivamente. Gabriele Delfino ci permette di riflettere su alcune tematiche che riguardano noi esseri umani e la nostra società.
Siamo delle persone estremamente vendicative, a tratti crudeli, che tendono a fare del male e a inserire gli altri dentro delle categorie, ignorando che le identità sono sempre complesse e che esistono tantissime sfumature di colori. Si parla del libero arbitrio che noi uomini possediamo. Spesso affermiamo di non poter cambiare la nostra natura e usiamo questa scusa per non scegliere di migliorarci. I protagonisti di Daniel Spoon – La via di mezzo ci ricordano invece che sono le nostre scelte che facciamo per rimediare ai nostri sbagli a definirci, non gli errori che abbiamo commesso.
Ammetto di aver amato Alice più di Elisabeth e quando la mia prediletta ha raccontato la storia della bambina a cui ha preso il nome, mi sono emozionata. L’autore è stato davvero bravo a trattare delle tematiche così delicate con la sensibilità che meritano, mostrando anche a quali livelli infimi può spingersi l’umanità.
Ottimo esordio per Gabriele Delfino.
Daniel Spoon – La via di mezzo è un romanzo ben scritto e curato in tutti i dettagli. La storia è narrata in prima persona e il punto di vista è quello di Daniel, che ci sommerge letteralmente con i suoi pensieri.
Assegno alla storia di Daniel Spoon 5 stelle su 6. Consigliatissimo.